Il futuro del fotovoltaico in Italia
lunedì 27 gennaio 2025
Il mercato fotovoltaico italiano post-superbonus si prospetta incerto. La domanda, alta negli ultimi anni, sta diminuendo, richiedendo agli installatori una maggiore proattività nella ricerca di clienti. Si necessita di soluzioni alternative alle detrazioni fiscali per il settore residenziale.
Il prezzo dei moduli fotovoltaici, in costante calo, potrebbe presto invertire la tendenza, incentivando investimenti tempestivi. Le strutture di fissaggio, un tempo a basso costo, ora incidono significativamente sul prezzo totale dell'impianto, con rischi di qualità legati all'impiego di materiali più economici.
La scarsa conoscenza del settore da parte degli utenti finali, famiglie e imprese, li rende influenzabili dalle offerte a basso costo, minacciando la qualità del servizio e la credibilità del settore. La diversificazione di prodotti offerta da alcuni produttori (pannelli, inverter, batterie) potrebbe causare problemi di manutenzione.
Il revamping fotovoltaico apre opportunità di mercato, ma richiede tecnologie adeguate per lo smaltimento intelligente dei pannelli, anche tramite l'intelligenza artificiale. La logistica dei materiali, in particolare il trasporto dei moduli, rappresenta un costo rilevante da ottimizzare.
L'accordo con l'Albania per l'importazione di energia rinnovabile e il Ddl Nucleare sono criticati per la mancata priorità all'autoconsumo e alle risorse nazionali. La definizione di aree idonee in Sicilia, invece, potrebbe essere una svolta se integrata con politiche economiche e sociali, favorendo lo sviluppo delle aree interne e creando occupazione.
La proliferazione di leggi regionali sulle aree idonee complica le procedure progettuali e di installazione delle FER. La sovrapposizione di normative nazionali e regionali genera confusione e richiede una semplificazione del quadro normativo per evitare di complicare ulteriormente il settore.